Maestro dell'epitaffio del vescovo Lichtenstein
La grande tavola epitaffio si trovava originariamente affissa sopra il sepolcro marmoreo che Udalrico di Lichtenstein, principe vescovo di Trento dal 1493 al 1505, si era fatto erigere in cattedrale nel 1504, un anno prima della morte.
Il dipinto è costituito da tre scomparti orizzontali: in quello mediano è raffigurata la Crocifissione all'interno della quale compare lo stesso Liechtenstein, genuflesso, accompagnato da Santa Caterina d'Alessandria; all'estremità destra è raffigurato il santo suo protettore, Udalrico. Al centro della cimasa cuspidata compare l'Eterno benedicente fra due angeli che recano gli strumenti della Passione. Nella predella, altri due angeli mostrano un'iscrizione dedicatoria che ricorda come il vescovo ancora in vita si fosse fatto preparare la sepoltura
Il dipinto, già attribuito a Dürer e a Giacomo da Vicenza, è stato ricondotto all'attività di un anonimo artista, probabilmente nordico, influenzato dalla pittura rinascimentale italiana di area veneta.
olio su tavola; cm 338 x 235
Trento, Museo Diocesano Tridentino, inv. 14327
provenienza: Trento, cattedrale di San Vigilio