La scultura
A differenza delle altre sezioni espositive, che coprono un più ampio arco cronologico, le opere lignee selezionate riguardano solamente il periodo compreso tra la seconda metà del XIV secolo e la prima metà del XVI.
La prima sala della scultura lignea mette a confronto le due principali linee artistiche che cominciarono a confrontarsi e coesistere sul territorio tridentino a partire dalla metà circa del XV secolo: quella legata alle esperienze scultoree dell’area padano-veneta e quella di netta impronta tedesca. La folta presenza in regione di comunità di lingua tedesca fece sì che le chiese del Trentino si popolassero di Flügelaltäre, cioè “altari con le ali”, una tipologia cara a tutte le culture d’Oltralpe.
Le opere ospitate nella cappella palatina offrono invece una panoramica dell’attività delle botteghe d’intaglio operanti in terra trentina tra la fine del Quattrocento e i primi trent’anni del Cinquecento. Nell'ultima parte della sezione vengono presentate sculture riferibili ad artisti italiani, e in particolare bresciani, come i fratelli Maffeo e Andrea Olivieri, il cui influsso in Trentino fu lungo e duraturo.