Storia della cattedrale

Questa piccola sala è dedicata all'illustrazione delle vicende che portarono alla ricostruzione dell'adiacente cattedrale di San Vigilio, chiesa connessa all’antico palazzo vescovile che ospita il museo.

Nello spazio che mette in comunicazione i due edifici sono ora esposte due sculture in pietra provenienti dalla Cattedrale: un santo vescovo – forse un San Vigilio – databile al principio del XIII secolo e una Madonna allattante Gesù Bambino dell’inizio del XIV secolo.
Affianca le due sculture un’epigrafe di eccezionale valore storico originariamente murata nello spigolo sud-est del coro del duomo di Trento. Il testo dell’epigrafe è l’unico documento che fissi una data d’inizio per la riedificazione della cattedrale trentina (29 febbraio 1212), insieme al nome del primo committente e promotore dell’impresa, il principe vescovo Federico Vanga e a quello del responsabile del cantiere, maestro Adamo da Arogno.

La sala ospita anche una postazione multimediale che ricostruisce, con modelli tridimensionali ed elaborazioni grafiche di forte impatto visivo, le principali fasi edilizie che hanno contrassegnato la storia della cattedrale cittadina, dall’avvio del cantiere nel XIII secolo, agli interventi di restauro effettuati tra XIX e XX secolo.


Vescovo (San Vigilio?)
post 1212
Epigrafe sepolcrale di Adamo d’Arogno e di fondazione della cattedrale di Trento
fine del XIII secolo
Madonna allattante Gesù Bambino
inizio del XIV secolo
Aquila (simbolo di San Giovanni Evangelista)
primo quarto del XIV secolo