Martino Teofilo Polacco
Madonna con i Santi Cristoforo, Dorotea e Santo Vescovo
1620 circa
Insieme alla predella con il martirio di Santa Dorotea e la conversione di San Teofilo (n. inv. 4028) questa imponente tela ornava uno degli altari del duomo di Trento. La pala è dominata dalla monumentale figura di San Cristoforo, santo particolarmente venerato la cui esistenza storica è stata continuamente messa in discussione per mancanza di fonti sicure. Dopo il concilio di Trento il culto di San Cristoforo fu ridimensionato e confinato a un piano di devozione popolare, fino alla definitiva soppressione avvenuta nel 1969.
La leggendaria vicenda di San Cristoforo trae origine dal suo nome 'parlante': Cristoforo è una parola di origine greca dal significato mistico e allegorico che può essere tradotta come 'colui che porta Cristo'. Nella porzione superiore della tela campeggiano la Vergine, Santa Dorotea e un santo vescovo di dubbia identificazione.
olio su tela, 297,5 x 150 cm
Trento, Museo Diocesano Tridentino, inv. 4027
provenienza: Trento, cattedrale di San Vigilio