FASCINAZIONI. Scultura, grafica e pittura dell’archeologo Renato Perini
29 giugno - 16 settembre 2024
Nel centenario della nascita di Renato Perini (1924-2007), il Museo Diocesano Tridentino ha ospitato, dal 28 giugno al 16 settembre 2024, la prima mostra monografica dedicata alla sua inedita produzione artistica.
Noto per il suo fondamentale contributo al rinnovamento dell’archeologia preistorica alpina, il “Maestro”, com'era chiamato a testimonianza del suo particolare contributo alla costruzione di conoscenza, ha lasciato centinaia di dipinti, disegni e sculture in legno, realizzati prevalentemente in una dimensione di vita privata e familiare; fino ad oggi questa parte della sua eredità culturale, oggetto di positivi ma fugaci riscontri critici, è rimasta in ombra.
Organizzata dalle associazioni culturali Sintesi - Museo Didattico e Bianconero, in collaborazione con il Museo Diocesano Tridentino, l'obiettivo dell’iniziativa è stato quello di valorizzare un percorso creativo iniziato negli anni del secondo conflitto mondiale per concludersi, senza soluzione di continuità, solo all’alba del terzo millennio.
Una scelta di oltre settanta opere, accompagnate da schizzi e taccuini, su cui Renato Perini annotava instancabilmente il flusso dei pensieri e delle impressioni, documenta le varie fasi di una ricerca nata da un’intima urgenza espressiva, tra senso vivo dello spettacolo della natura, stupore del sacro e dialogo vivo con la contemporaneità.
Le diverse sezioni espositive hanno presentato, per gruppi, la varietà di supporti e materiali sperimentata nel tempo da Renato Perini, dalle prime prove pittoriche alla “scoperta” della scultura in legno, suo materiale di elezione, fino alle chine e ai gessetti che formano l’ultima parte della sua produzione; senza dimenticare i bozzetti e gli studi che accompagnavano ad ogni passo anche il suo lavoro di archeologo. La sua fama internazionale è legata in particolare alle campagne di scavo condotte tra il 1969 e il 1976 nel sito palafitticolo della torbiera di Fiavé. A un secolo dalla nascita, il profilo di Renato Perini si arricchisce ora di nuovi, preziosi elementi che lo confermano interprete sensibile del patrimonio ambientale e di cultura della sua terra.
La mostra è stata realizzata nell'ambito di Trento Capitale Europea del Volontariato 2024. In questo importante contesto, il museo rinnova il suo impegno di apertura alle associazioni e alla comunità, invitando tutti i cittadini a partecipare e a contribuire attivamente alle attività culturali e sociali legate alla mostra.