Percorso nel Museo Diocesano Tridentino collegato alla mostra "Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige" del Castello del Buonconsiglio

Fino al 13 ottobre 2024
Nelle sale del Museo Diocesano si trovano importanti testimonianze artistiche che si collegano idealmente alla mostra Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige, organizzata dal Castello del Buonconsiglio. 

La rassegna ha inizio al primo piano, nella pinacoteca, dove sono esposte tre importanti tavole funerarie risalenti alla fase di transizione dalla stagione tardogotica a quella rinascimentale. Questi dipinti erano posti in origine a ornamento dei monumenti sepolcrali dei vescovi Johannes Hinderbach e Udalrico di Lichtenstein e della tomba del canonico Georg Nothaft, situati nella cattedrale di San Vigilio. Le tre tavole, tutte realizzate da artisti di provenienza nordica, sono esemplificative delle complesse dinamiche culturali che interessarono il territorio trentino tra il XV e il XVI secolo e che ne fecero un luogo d’incontro privilegiato tra il mondo latino e la civiltà germanica. Il passaggio di Albrecht Dürer, avvenuto nel 1494-1495, costituisce l’episodio più noto di questo fecondo interscambio tra Nord e Sud.

In questa stessa sezione è esposto un trittico proveniente dalla zona del Sommolago, datato 1536, raffigurante Cristo e i Dottori della Chiesa. La tavola centrale attesta la grande fortuna incontrata dalle stampe di Dürer in area trentina: la figura di Gesù (fig. 1), infatti, è ricalcata sul celebre modello dell’Uomo dei dolori (fig. 2) inciso dal maestro tedesco per il frontespizio della Grosse Passion, pubblicata a Norimberga nel 1511.

Al secondo piano, un’intera sala è riservata al raffinatissimo ciclo di arazzi raffiguranti gli episodi della Passione di Cristo, acquistato nel 1531 dal principe vescovo Bernardo Cles per ornare la ‘sala del torrione di sopra’ del Magno Palazzo nel Castello del Buonconsiglio. La serie, tessuta a Bruxelles nella bottega dell’arazziere fiammingo Pieter van Aelst, è disseminata di riferimenti figurativi alla grafica di Albrecht Dürer.

Oltrepassata la Sala degli arazzi, si entra nella sezione dedicata alla scultura lignea, ove si susseguono importanti opere d’intaglio realizzate nel periodo compreso tra la seconda metà del XV secolo e la prima metà del XVI. Tra le testimonianze più significative, spiccano i polittici a battenti (in tedesco Flügelaltäre), importati in Trentino dal Nord (monumentale è quello della chiesa di Tassullo: fig. 5), e i frammenti dell’altare di Santa Giuliana a Vigo di Fassa, compiuto a più mani nel 1517 presso l’atelier di Jörg Artzt a Bolzano. Sullo scorcio del secondo decennio del secolo, la bottega di questo maestro fu luogo d’incontro di artisti di diversa estrazione culturale e crogiuolo di scambi ed esperienze che collegavano il Sud Tirolo all’ambiente svevo e alla ‘Scuola danubiana’. In questa stessa sezione si segnala il rilievo raffigurante il Presunto martirio di Simonino da Trento (fig. 3), la cui composizione è ispirata dalla xilografia con il medesimo soggetto (fig. 4) pubblicata nel Liber Chronicarum di Hartmann Schedel (1493). Il volume, uno dei più importanti tra quelli stampati nel XV secolo, contiene la storia illustrata del mondo secondo la narrazione biblica. Il testo è corredato da numerose illustrazioni realizzate da Michael Wohlgemuth e Wilhelm Pleydenwurff, maestri presso la cui bottega Albrecht Dürer completò il suo apprendistato negli anni 1486-1489.

Percorso nel Museo Diocesano Tridentino collegato alla mostra
Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige
6 luglio - 13 ottobre 2024
Castello del Buonconsiglio

Presentando il biglietto del Museo Diocesano Tridentino o del Castello del Buonconsiglio avrai diritto all’ingresso ridotto nell’altro museo.


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