Oggi, 23 settembre 2024, si è tenuta la
conferenza stampa per presentare ufficialmente l'esito del restauro del dipinto su tavola "Visione di San Girolamo" (1578-1580) di Paolo Naurizio. Sono intervenuti Mons. Lauro Tisi, Arcivescovo di Trento, Francesca Gerosa, Vicepresidente e Assessore all’istruzione, cultura e sport della Provincia Autonoma di Trento, Franco Marzatico, Dirigente generale della Soprintendenza per i beni culturali, Stefano Gentili, il restauratore responsabile dell'intervento, il direttore del Museo Michele Andreaus e il vicedirettore Domizio Cattoi.
La tavola raffigura San Girolamo in meditazione sul Giudizio Universale, accompagnato dal
committente Girolamo Roccabruna, in atto di preghiera. Collocata originariamente sopra il monumento funebre del donatore nella cattedrale,
l'opera rappresenta uno dei primi esempi di arte votiva della nobiltà locale. Paolo Naurizio, pittore di origine valsuganese, fu attivo a Trento durante un periodo di profonde trasformazioni culturali e religiose, successivo al Concilio di Trento.
Nel corso dei secoli, a causa delle instabili condizioni microclimatiche della cattedrale, l’opera ha subito un progressivo deterioramento, che ha compromesso la stabilità del supporto ligneo e della pellicola pittorica, manifestando segni significativi di degrado come fessurazioni delle tavole, sollevamenti della pellicola, abrasioni e cadute del colore.
Il recente intervento, condotto dal restauratore Stefano Gentili, ha seguito un approccio mirato sia alla conservazione del supporto ligneo, particolarmente problematico, che alla valorizzazione estetica del dipinto. L'intervento è stato svolto interamente all'interno del Museo Diocesano, garantendo così la massima protezione dagli sbalzi termo-igrometrici che l’opera avrebbe potuto subire durante un eventuale trasferimento e dando l’opportunità al pubblico di visitatori di conoscere attività difficilmente accessibili.
Grazie a questo importante lavoro, la "Visione di San Girolamo" è stata salvaguardata e valorizzata, offrendo al pubblico l'opportunità di ammirare nuovamente un’opera che testimonia l’arte e la spiritualità del XVI secolo trentino. Il dipinto è ora esposto presso il Museo Diocesano Tridentino, dove potrà essere apprezzato nel contesto della collezione permanente.
Il restauro è stato reso possibile grazie al contributo della Soprintendenza per i Beni Culturali di Trento. Per ulteriori informazioni o per partecipare alle visite guidate dell’opera restaurata, visionare il sito web del museo nella sezione "Calendario attività".