Trento, Museo Diocesano Tridentino
1 ottobre 2020 - 10 gennaio 2021
Come ha scritto Marco Imarisio sul Corriere della Sera, Risvegli è un racconto fotografico e giornalistico intenso e schietto come la cronaca di una salvezza conquistata con dolore e fatica. Stefano Schirato e Jenny Pacini, i due autori, hanno avuto il permesso di accedere ai reparti Covid dell’ospedale Santo Spirito di Pescara quando l’Italia era dentro l’incubo della pandemia.
Nei giorni delle foto delle bare affiancate di Bergamo, dell’ecatombe che ha costretto a rivedere ogni cognizione del lutto collettivo, sostituendo volti e nomi con cifre, quando i media nazionali e internazionali raccontavano la straordinaria dedizione di medici, infermieri e personale sanitario, dedicando copertine e servizi a chi lottava contro il virus, poteva sembrare un’operazione inopportuna scegliere di raccontare le singole storie di chi invece ce l’aveva fatta.
Il fotografo Stefano Schirato e la giornalista Jenny Pacini hanno cercato un’altra strada rispetto a quella battuta dai media e, lavorando a quattro mani, hanno raccolto testimonianze e immagini di cinque sopravvissuti al Covid-19, curati nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Pescara. Cinque storie esemplari di chi, proprio in quei giorni, si risvegliava dal sonno indotto dai farmaci, eventi che in quel periodo potevano essere vissuti in qualsiasi altro ospedale o paese del mondo colpito dalla pandemia.
Il presidente della Repubblica Mattarella è intervenuto lo scorso luglio e ha stigmatizzato come ci sia la tendenza a dimenticare e a rimuovere esperienze sgradevoli. Ricordando il numero impressionante di decessi registrati nei mesi del lockdown, ha dichiarato: “non possiamo e dobbiamo rimuovere tutto questo, per rispetto dei morti, dei sacrifici affrontati dai nostri concittadini. L'informazione, i giornalisti hanno avuto un ruolo fondamentale nel mantenere viva la memoria dei mesi passati e di cosa hanno significato per l'intero Paese.”
Questa mostra nasce proprio dalla volontà di ricordare, di svolgere il proprio ruolo di giornalista e dare voce alle persone che sono state colpite dal virus, che hanno rischiato la vita e sono riuscite a salvarsi. Stefano Schirato – che al Diocesano ha già esposto nel 2019 l’apprezzata mostra Terra Mala. Viaggio nella Terra dei Fuochi - è un fotografo che in ogni suo progetto ha assolto fino in fondo questo compito. La sua fotografia è testimonianza e richiamo a non dimenticare vittime ed eroi di grandi tragedie italiane dall’impatto globale.
Risvegli è la narrazione visiva di un gruppo di pazienti dell'ospedale di Pescara e della loro esperienza medica e umana, individuale eppure declinabile a qualsiasi latitudine. Persone che hanno permesso a Stefano Schirato e a Jenny Pacini di entrare e sostare nelle loro stanze di ospedale, all’interno del reparto Covid, di riprendere la realtà degli oggetti, dei momenti e delle terapie cui sono stati sottoposti, essere testimoni delle speranze e delle paure dei parenti, della sofferenza come della gioia del loro ritorno alla vita.
Le oltre 30 fotografie in mostra sono accompagnate dagli audio delle interviste raccolte da Jenny Pacini, che ha registrato le loro voci affaticate, roche, forti. Immagini e sonoro si uniscono in una proiezione multimediale in una delle sale del Museo. Le foto raccontano le storie di questi pazienti nelle diverse fasi del loro percorso.
Risvegli è un reportage fotografico e giornalistico bello e intenso
come può esserlo il racconto di una salvezza conquistata con dolore e fatica.
Stefano Schirato e Jenny Pacini, i due autori, hanno avuto
le autorizzazioni necessarie a entrare nella terapia intensiva e nel reparto
di infettivologia dell’ospedale Santo Spirito di Pescara quando l’Italia
era ormai ben dentro questo incubo. Erano i giorni delle foto delle bare,
delle tante Spoon River, una per ogni categoria di persone decedute,
civili, medici, infermieri. Proprio per questo, per i numeri abnormi
che ci hanno costretto a rivedere ogni nostra cognizione del lutto collettivo,
sostituendo volti e nomi con cifre esponenziali, c’è sempre stata
una sorta di pudore nel raccontare le storie di chi invece ce l’ha fatta.
Marco Imarisio
Corriere della Sera, 22 maggio 2020