Scultore campionese
Vescovo (San Vigilio?)
post 1212
La scultura proviene dalla vicina Cattedrale di San Vigilio, dove già nel XIX secolo risultava collocata fuori dal suo contesto originale, forse una recinzione presbiterale o un pontile distrutto nel XVIII secolo. Risulta di non facile identificazione anche il soggetto dell'opera: benché mitra, pastorale e casula indichino il personaggio come un vescovo, la mancanza di attributi specifici non permette di svelarne l'identità.
In merito al soggetto sono state avanzate due ipotesi: il vescovo di pietra potrebbe essere San Vigilio, patrono di Trento e titolare della chiesa cattedrale, oppure il principe vescovo Federico Vanga, promotore della ricostruzione della cattedrale a partire dal 1212. Una terza ipotesi non esclude la possibilità che il vescovo rappresenti una fusione di entrambi i soggetti, una sorta di proiezione dell'immagine del Vanga nel patrono di Trento.
L'opera, che sulla superficie presenta tracce di policromia, è databile al XIII secolo e assegnabile ad uno sculture campionese, forse un membro della famiglia di Adamo d'Arogno, progettista e primo capo mastro della cattedrale di San Vigilio.
pietra calcarea scolpita; cm 102 x 38,5 x 18
Trento, Museo Diocesano Tridentino, inv. 5647
provenienza: Trento, Cattedrale di San Vigilio